Questo itinerario, vario per dislivello, bosco e sottobosco, parte da Contrà Pickel (appena prima del ponte della Val Civetta, sulla sinistra salendo a Lastebasse) imboccando la strada di servizio della cava di ghiaia.
Quando la strada bianca entra in Val Civetta bloccata da una sbarra, si sale a monte dove si ritrova il tracciato del vecchio sentiero che una volta, prima della cava, partiva dalla splendida cascata. Si entra poi in Val Rasa e dopo una serie di tornanti, si arriva ad un piccolo capitello eretto nel 1972 e dedicato alla Madonna (circa 30 minuti dalla partenza). Qui ci si trova ad un bivio dove si tralascia il sentiero di sinistra CAI 567 che porta al baito della Clama, per prendere quello di destra, ripido e pietroso, che conduce al costone che divide la Val Rasa dalla Val della Civetta, a monte del dirupo roccioso dello Stedele. Raggiunta la dorsale a quota 900 m, un bosco di faggio si apre a momenti offrendo ampi panorami sul Becco di Filadonna e Contrà Piccoli di Lavarone e poco dopo anche sulla Val d’Astico.
Dopo un piccolo altopiano boscoso alcuni tratti ripidi, ma in prossimità dei baiti Casoni (o Casoni Munari) la fatica viene ripagata da uno splendido belvedere sulla Civetta e le sue acque tra canaloni, nonché sull’Altopiano di Lavarone.
Ripreso il sentiero principale, appaiono quasi immediatamente i due Casoni Munari (quota 1.124 m, ore 1.30 dalla partenza), entrambi restaurati. Quello più in basso è abbellito da un affresco di Crocefissione sulla facciata e viene “bagnato” dalla sorgente che sgorga a sinistra e che forniva l’acqua ai tempi della fienagione e del pascolo. Sopra il secondo baito, situato più in alto, parte una stradina forestale da seguire fino al 1° tornante dove si ritrova l’antico sentiero che dapprima si snoda sotto la scarpata della strada, poi se ne allontana, per percorrerla nuovamente più avanti a quota 1.260 m.
Dopo alcuni minuti la si abbandona, prendendo la destra come segnalato, e si giunge, uscendo dal bosco, al baito Munara (quota 1.350 m, ore 2.15 dalla partenza), attualmente in restauro e circondato da muretti a secco che delimitano le proprietà pascolive. In un ambiente diventato più aperto, si prosegue seguendo il muro a secco di sinistra e in 10 minuti si arriva già al baito Casalena (quota 1.410 m), inconfondibile coi suoi muri bianchi e i cui interni conservano le tracce dell’antico uso con gli animali da stalla.
Sopra a destra tra i larici una pista di servizio porta alla provinciale Tonezza - Fiorentini. Ancora a destra un muro a secco, dopo pochissimo ci si ritrova sulla strada asfaltata dei Fiorentini e poche decine di metri più avanti sulla sinistra (quota 1.480 m, ore 2.40 dall’avvio) sbuca la strada forestale per malga Campomolon di Dentro e Cima Campomolon. La si percorre in salita, immersi in un bosco fitto il cui sottobosco offre mirtilli e ginepro nano, fino a quota 1.650 m quando la strada si fa quasi pianeggiante ed il bosco si dirada aprendosi ai pascoli della malga Campomolon di Dentro, situata ad appena 10 minuti di cammino (quota 1.676 m), dopo aver intravisto le sciovie.
Oltre la malga, con il suo piccolo cortile interno come le tipiche vecchie malghe dell’Altopiano dei Sette Comuni, la strada costeggia il bordo di una dolina ed in lontananza la vista si perde tra la sella del Coston ed il Coston di Arsiero.
A quota 1.730 m la strada è irregolare ed i suoi tornanti conducono verso Forcella Molon. Man mano che si sale, il bosco di larici si fa più rado e all’orizzonte lo sguardo può arrivare ai Sette Comuni, Luserna e l’Altopiano di Lavarone.
Ad un quarto d’ora dalla malga (quota 1.775 m), la Forcella Molon ci fa capire che oramai è vicino l’ex forte italiano Campomolon.
di Manuela Bonifaci e Gino Sartori
Fonti: Sui sentieri della Val d’Astico di Liverio Carollo Sentieri Val d’Astico e Altopiani Trentini- Sezione VIcentine C.A.I. - www.itineraritrekking.com -
La descrizione del sentiero è indicativa, lo scopo è di invogliare l'escursionista a percorrerlo. Consigliamo, per evitare di imbattersi in errori, di farsi accompagnare da persone del posto o da apposita guida.
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